Lacrime, silenzio, desolazione e una corona di fiori. Dietro quei volti seminascosti dalla mascherina c’è tanta commozione nel ricordare un “fratello di giubba” che ha lasciato questa terra nell’adempimento del dovere.
Pasquale Apicella se n’è andato così, nel modo più ingiusto possibile e, allo stesso tempo, come chiunque meriti di essere ricordato: da eroe.
Ed è proprio all’eroe, al collega, al papà, che la segreteria provinciale Sap di Roma ha voluto dedicare un momento di silenzio e riflessione. Così, contemporaneamente allo svolgimento dei funerali, una delegazione composta da Massimiliano Cancrini, Andrea Paolucci e Fabrizio Rossi, ha deposto un omaggio floreale ai piedi del monumento ai caduti presso la Questura di Roma.
“A causa delle restrizioni anticovid, non ci è stato possibile presenziare fisicamente al rito funebre – fa sapere a Forze Armate News Massimiliano Cancrini -. Per questa ragione abbiamo deciso di portargli simbolicamente il nostro saluto”.
Il tutto è avvenuto contemporaneamente allo svolgimento dei funerali.
“Ancora una volta – dice Cancrini – ci troviamo a piangere un collega caduto nell’adempimento del dovere. Il suo sacrificio e quello di tutti i nostri colleghi che hanno pagato con la vita, deve restare impresso nella memoria di tutti affinché non sia vano”.
Un momento che avrebbe dovuto unire tutti ma che, invece, ha visto il prevalere di personalismi. “Spiace – sottolinea Cancrini – che nessun rappresentante dell’Amministrazione abbia presenziato. Evidentemente gli sarà stato impedito da superiori disposizioni. Questi momenti dovrebbero unire la nostra comunità e non dividerla. Rinnoviamo – conclue – la nostra vicinanza e il nostro affetto alla famiglia del collega”.