Nota della Segreteria Nazionale degli Autonomi di Polizia (AdP)
Abbiamo appena letto le due sentenze di merito del Tar del Lazio nn. 5503/2020 e 5504/2020, che sollevano e dichiarano rilevante la questione di legittimità costituzionale della norma introdotta nel decreto 135/2018 che ha permesso lo scorrimento della graduatoria per 893 allievi agenti lasciando a casa chi aveva ottenuto un voto pari a 95/100 e assumendo invece anche coloro che avevano 82/100. Il tutto è accaduto perché sono stati cambiati i requisiti di assunzione nella Polizia di Stato che ha portato da 30 a 26 il requisito massimo per l’assunzione nella Polizia di Stato. Tutto regolare tranne l’applicazione al concorso del 26 maggio 2017 che prevedeva altri requisiti già assolti a suo tempo dagli aspiranti.
Il vice Ministro dell’Interno On. Crimi in data 22 gennaio 2020, in una riunione promossa dall’ADP, unica sigla sindacale della Polizia di Stato presente e unitamente ad una delegazione dei 455, ci confermò che il Ministero avrebbe aspettato la prima sentenza di merito del Tar e se fosse stata sollevata la questione di legittimità costituzionale il Governo avrebbe sanato l’intera questione assumendo i ragazzi e inviando a visita la seconda aliquota che a differenza della prima, nonostante le stesse ordinanze, non ha potuto sostenere le prove fisiche e psicoattitudinali.
Il Segretario Generale ADP Maiorana Gaspare, promotore della riunione del tavolo tecnico del 22 gennaio scorso, dichiara: “ci appelliamo al Ministro dell’Interno Pref. Lamorgese al Vice Ministro Crimi di mantenere le promesse fatte quasi sei mesi fa e di fare in fretta. I Ragazzi hanno dimostrato di essere idonei e con altissime qualità morali. A loro va restituita la dignità lavorativa calpestata a suo tempo e il tutto può avvenire con un immediato decreto che permetta l’assunzione nella Polizia di Stato.”