PIANESE (COISP) A SALVINI: A POLIZIA NON SERVE PORTAVOCE
(LaPresse) – “Non consentiamo a nessuno di mettere il cappello sulla Polizia di Stato. Le istanze dei poliziotti sono portate avanti dai sindacati maggiormente rappresentativi e non abbiamo bisogno di leader politici che si ergano a loro portavoce”. Così Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp, commenta le dichiarazioni di Matteo Salvini sul capo della Polizia Franco Gabrielli. “La guida del Dipartimento della Pubblica Sicurezza non poteva essere affidata a un figura migliore del Prefetto Gabrielli: la storia personale e i risultati conseguiti nella lotta alle Brigate Rosse e a ogni altra forma eversiva e criminale parlano per lui e meritano rispetto. Non accettiamo lezioni da chi immagina la Polizia di Stato come un’enclave personale da agitare nel dibattito politico”, conclude.


SIAP, SALVINI DOVREBBE RINGRAZIARE GABRIELLI
(ANSA) – “Un leader politico che avesse il minimo senso dello Stato e dopo aver espletato le delicate funzioni di Ministro dell’Interno, non dovrebbe cercare di minare la legittimazione del Capo della Polizia perché questo modo di agire erode la credibilità delle istituzioni e del delicato sistema della sicurezza nazionale, specie dopo aver avuto al suo fianco il Prefetto Franco Gabrielli e usufruito della sua grande professionalità, serietà, competenza e senso delle istituzioni”.
Lo dice il segretario del Siap Giuseppe Tiani dopo le critiche di Matteo Salvini al capo della Polizia. “Il paese e una classe politica seria e affidabile dovrebbero ringraziare l’operato del Prefetto Gabrielli e dei suoi poliziotti che, tra l’altro non hanno delegato Salvini a rappresentarli – aggiunge Tiani – per avere in questi anni difficili senza risorse (a parte le chiacchiere) e in piena emergenza terrorismo di matrice fondamentalista, aver servito lo Stato con grande professionalità ed affidabilità”. Gabrielli, conclude il Siap, “non può essere trascinato in polemiche politiche dal colorito linguaggio populistico che producono solo una deludente forma di ‘nichilismo’ della politica”.
SILP-CGIL, GABRIELLI INTERLOCUTORE SEMPRE LEALE
(ANSA) – “Non sta a Salvini decidere chi ci deve rappresentare. Anche quando non abbiamo condiviso alcune posizioni di Gabrielli abbiamo sempre riscontrato in lui un interlocutore leale con elevato senso istituzionale”. Lo dice il segretario del Silp-Cgil Daniele Tissone dopo le critiche di Salvini al capo della Polizia sottolineando la “necessità di affrontare e risolvere i problemi dei poliziotti a partire dal rinnovo del contratto e l’incremento degli organici”. Richieste “sacrosante e legittime che – aggiunge Tissone – il precedente ministro dell’interno Matteo Salvini non ha mai avuto l’onestà politica e intellettuale di affrontare e risolvere”.
SIULP, ATTACCO A GABRIELLI, SI CERCHI IL CORVO
(ANSA) – “Un’operazione del tutto strumentale” quella fatta nei confronti di Franco Gabrielli con l’obiettivo di “rimuovere un Capo che, avendo brillantemente guidato la Polizia di Stato e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è oramai diventato una figura ingombrante”. Lo sostiene, in una nota, Felice Romano, segretario generale del Siulp dicendosi convinto che l’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini “sia perfettamente estraneo a questa deprecabile manovra”. “Sarebbe opportuno comprendere chi sia il corvo che – aggiunge – ha ispirato tale squallida operazione, i motivi reconditi che lo stanno ispirando considerato che sta dimostrando sicuramente di non aver nessun rispetto per le istituzioni, soprattutto in questo clima di emergenza da coronavirus e non solo. Minare la credibilità della Polizia di Stato, screditando il suo massimo rappresentante, è miope e irresponsabile, ecco perché rispediamo al mittente chi sta ordendo tale operazione.
Fonte: Dagospia