“Mi piaceva la nostra quotidianità, cena alle 8 e poi mentre tu tenevi i bimbi io rassettavo, poi tutti sul letto a vedere un film. Eri intransigente, non volevi telefoni in mano la sera nel letto, perché era un momento nostro per stare insieme, quante volte abbiamo battibeccato perché ti dicevo che era l’unico momento di relax della giornata. Quando dovevamo andare da qualche parte mi chiedevi di sceglierti i vestiti, e io ti preparavo tutto sul letto. Calzini, mutande, maglia e pantalone, lo facevo con amore. Stasera con la morte nel cuore ho dovuto scegliere una cosa per te, che mai avrei pensato di dover fare e sicuramente non a 32 anni. Ho dovuto scegliere l’urna per le tue ceneri. Ne ho scelta una con sopra l’albero della vita, perché tu eri questo. Eri vita, la mia vita ed ora é tutto finito”.
È lo sfogo affidato ai social da Giuliana, vedova del poliziotto Pasquale Apicella