Un inferno durato 8 anni e conclusosi con l’annullamento di una condanna a 1 anno e 6 mesi, da parte della I sezione penale militare della Corte di Cassazione.
Il reato militare contestato era quello di frode alla Finanza (concussione) e ad essere accusato era un appuntato della Guardia di Finanza Angelo Cappelli.
Secondo l’accusa Cappelli, insieme a un superiore, avrebbe chiesto e ottenuto 400 euro da una donna di Bari per evitare ripercussioni su un presunto caso di affitti non regolari. Per questo a seguito della condanna, i due finirono prima in carcere per poi ottenere i domiciliari.
Cappelli, difeso dall’avvocato Antonio La Scala, ha presentato ricorso avverso la sentenza della Corte Militare di Appello di Roma. Ricorso accolto nella mattinata di ieri con l’annullamento della condanna da parte della Cassazione.
Contemporaneamente a quello militare, l’appuntato ha subito anche un procedimento penale ordinario per il quale è ancora sospeso dal servizio. Negli ambiti di quest’ultimo procedimento ha riportato una condanna a 8 mesi per tentata truffa (derubricato rispetto all’accusa iniziale di concussione), mentre è stato assolto da tutti gli altri capi di imputazione.
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