“Purtroppo il falso scoop inventato da Libero sui ‘migranti che a Lampedusa hanno mangiato cani’ continua a circolare alimentando il pericoloso gioco dei fomentatori d’odio e di chi fa delle crociate anti-immigrazione la propria bandiera di propaganda politica. Credo sia arrivato il momento per il nostro Paese di dotarsi di una seria normativa per fermare le bufale e le fake-news con sanzioni esemplari non solo per chi le pubblica ma anche per chi contribuisce a diffonderle”. Lo dice, così come riportato dall’Adnkronos, Totò Martello sindaco di Lampedusa e Linosa in riferimento ad un articolo pubblicato da Libero nel quale si parla di migranti che a Lampedusa avrebbero mangiato alcuni cani. “Ormai sembra una gara a chi la spara più grossa – aggiunge il sindaco Martello – purtroppo però, queste bufale provocano pesanti danni alla nostra isola e di conseguenza all’economia locale. Mi aspetto una decisa presa di posizione anche da parte dell’Ordine dei Giornalisti, non è possibile tollerare che ci siano ‘professionisti’ che pubblicano roba del genere mortificando la categoria degli operatori dell’informazione che deve essere fondamentale per la diffusione di conoscenza e verità. Serve una disciplina capace di arginare squallide menzogne confezionate ad arte – conclude Martello- altrimenti il giornalismo muore”.
Interpellata da “Giornalettismo” anche Lav Lampedusa ha smentito il fatto.